La pianta di ortensia come regalo fiorito per Pasqua o per la Festa della Mamma è un grande classico.
Con il nome di “Ortensia”, il fiore di oggi, si comprendono specie sia arbustive che rampicanti legnose originarie e particolarmente diffuse nelle regioni orientali dell’Asia e dell’Himalaya, ma anche nelle Americhe.
Con il nome di “Ortensia” si comprendono tutte le piante appartenenti al genere Hydrangea e alla famiglia delle Hydrangeaceae.
Possiedono dei fusti robusti con foglie dentate o arrotondate; le foglie nella maggior parte delle specie sono opposte e tre per ogni nodo.
I fiori, riuniti in infiorescenze più o meno sferiche, appaiono per lo più sterili soprattutto quelli esterni, per cui sono sostituiti dai sepali, grandi e petaliformi, mentre le altre parti fiorali sono abortite.
Le infiorescenze delle ortensie possono essere di diversi colori, che vanno dal bianco a diverse sfumature di rosso, rosa, malva, azzurro e violetto.
I colori sono in parte determinati dal patrimonio genetico della pianta (alcune varietà sono esclusivamente rosse o rosa) ed in parte dipendono dal tipo di terreno su cui crescono: nei terreni a reazione acida assumono una colorazione azzurro-violetta, mentre nei terreni alcalini diventano rosa o lillà.
L’Hydrangea ortensis è la specie maggiormente coltivata come pianta d’appartamento. E’ una pianta semiarbustiva con foglie caduche, grandi e con i margini dentati. Da questa specie sono state ottenute numerosissime varietà con fiori di diverse sfumature dal rosso, al rosa, al blu, al bianco che sbocciano dalla primavera all’estate.
I fiori sono riuniti in infiorescenze ma sono sterili ed insignificanti con al contrario il calice con grandi sepali variamente colorati.
Nel linguaggio dei fiori rappresenta l’intenzione di sfuggire.