Piazza delle Erbe: passeggiando per Padova

Introduzione

Padova, una delle città più affascinanti d’Italia, è un vero e proprio scrigno di tesori storici e culturali. Tra le sue numerose gemme, la Piazza delle Erbe brilla come una delle piazze più pittoresche e suggestive del centro storico. Questo spazio pubblico racchiude secoli di storia e tradizione, offrendo ai visitatori un’esperienza autentica in un ambiente che ha conservato il suo fascino attraverso i secoli. In questo articolo, ti guideremo attraverso una passeggiata indimenticabile nella Piazza delle Erbe di Padova.

Una Piazza con una Storia Antica

La Piazza delle Erbe è situata nel cuore del centro storico di Padova, ed è stata il fulcro della vita cittadina per secoli. Il suo nome, “Piazza delle Erbe,” deriva dalle tradizionali attività di mercato che vi si svolgevano. Oggi, la piazza ospita un vivace mercato all’aperto, dove è possibile acquistare prodotti locali freschi, fiori colorati e souvenir caratteristici.

La Maestosa Torre dell’Orologio

Uno dei punti salienti della Piazza delle Erbe è la Torre dell’Orologio, un’iconica struttura medievale che sovrasta la piazza. Questa torre è famosa per il suo orologio astronomico, uno dei più antichi ancora in funzione in Europa. Ogni ora, le figure meccaniche prendono vita, e il suono delle campane riempie l’aria, attirando l’attenzione di tutti i presenti.

Capolavori Architettonici

La piazza è circondata da magnifici edifici storici con affreschi ben conservati. Molti di questi edifici ospitano accoglienti caffè, ristoranti e negozi. È l’ambiente perfetto per rilassarsi con un caffè o uno spuntino mentre si osserva la vita della piazza.

La Fontana dei Cavalli Alati

La Fontana dei Cavalli Alati è un’altra attrazione iconica sulla Piazza delle Erbe. Questa fontana in marmo presenta quattro cavalli alati che sovrastano l’acqua. È un luogo ideale per scattare fotografie e ammirare l’arte e l’architettura uniche di Padova.

La Loggia della Gran Guardia

Se continui la tua passeggiata lungo la piazza, noterai la presenza della Loggia della Gran Guardia, un edificio storico con una lunga storia. Oggi, la loggia ospita mostre ed eventi culturali, offrendo un ulteriore assaggio dell’arte e della cultura di Padova.

Conclusioni

La Piazza delle Erbe di Padova è una tappa imprescindibile per chiunque visiti la città. Offre un’atmosfera vibrante e autentica, un viaggio nel tempo attraverso la storia e la cultura di questa affascinante città veneta. Non dimenticate di esplorare le stradine che si diramano dalla piazza, dove troverete ulteriori tesori nascosti e scorci incantevoli. La Piazza delle Erbe è un luogo magico che cattura il cuore e l’immaginazione di chiunque la visiti. Non vedo l’ora di tornarci!

Il Centon delle Busie, Palazzo della Ragione a Padova
Il Canton delle Busie, uno scorcio che da a Piazza delle Erbe…

Se vi trovate in Piazza delle Erbe a Padova a Novembre non potete evitare di assaggiare le caldarroste che vengono cucinate all’ombra del Palazzo della Ragione, davanti allo storico Bar Pasticceria Graziati e vicino a Max la Folperia rinomato anche dalle recensioni street food con la sua specialità di polpo e piatti tipici veneti.

Piazza delle Erbe
Piazza delle Erbe

Piazza delle Erbe a Padova anticamente era detta “Della Biada” e poi “Del Vino” per i mercati che vi si facevano. Si vendevano anche ferro lavorato, verdure, frumento, legumi e crusche. Era considerata un centro di vendita di merci poco pregiate e sotto i portici del Salone si esponevano stuoie e cerchioni per i mastelli da bucato e per le botti. Le scale da cui si accedeva al Palazzo della Ragione venivano chiamate la “Scala dei ferri lavorati”, l’unica tuttora accessibile, e la “Scala del vino”, dal nome dei prodotti principalmente venduti in questa piazza.

Piazza dei Signori - Natale a Padova
Da Piazza della Frutta e delle Erbe si può accedere a Piazza dei Signori a Padova

Qui era l’arrivo della Corsa del Palio che partiva dalla Volta Barozzo. Come premio al vincitore veniva dato un drappo di seta o palio (da cui il nome), un’oca al secondo e al terzo una civetta. Dalla balconata del Palazzo della Ragione, dal 1838 venivano sorteggiati i numeri del Lotto. Questo gioco era stato istituito dalla Repubblica Veneta nel 1734. Nell’estrazione del 1° gennaio le monache del Monastero annesso alla Chiesa di S. Pietro, che in seguito venne soppresso, fecero una grossa vincita e dovettero mandare a prelevare i denari con una carriola.

Piazza della Frutta
mercatino Natale Padova

Oggi in Piazza delle Erbe possiamo ammirare gli edifici comunali alla nostra sinistra: il cinquecentesco Palazzo del Podestà e l’aggiunta novecentesca dove è raffigurata, tra il resto, una pianta marmorea di Padova con l’indicazione delle 912 bombe cadute durante la Prima Guerra Mondiale.

Natale a Padova
Natale a Padova una foto di uno scorcio Sotto il Salone ovvero sotto il Palazzo della Ragione

Percorriamo la piazza lungo il fianco del Salone e notiamo la grande meridiana della facciata sud; davanti a noi vediamo il Palazzo delle Debite, dal nome del precedente palazzo adibito a prigione a cui vi si accedeva direttamente dal Palazzo della Ragione per un cavalcavia cinquecentesco demolito, insieme alle prigioni, nel 1872. L’edificio attuale, con ampio porticato a nove arcate, è dell’architetto Camillo Boito (1873).

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La piazza, come in passato, è ancora sede di uno dei più pittoreschi mercati all’aperto, con le bancarelle degli “scariolanti” che ricoprono quasi tutta la superficie, a complemento della quadruplice fila di botteghe sotto il Salone. Ogni mattina, attorno alla fontana, che fu collocata nel 1930, le variopinte bancarelle di fiori adornano e colorano la piazza.

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Dalla parte opposta, separata dal Palazzo della Ragione vi si trova Piazza della Frutta, anche qui luogo di mercato, vi si trova anche il leggendario banchetto del “folpetto” uno dei ristoratori ambulanti, anche detto cibo di strada, più rinomati in Italia!

Piazza della Frutta
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Pubblicato da Manuel di Fioreria Sarmeola

Fiorista, mi occupo anche del blog e del sito www.fioreriasarmeola.com con la passione oltre che per i fiori anche per l'arte e la musica