3 cose che Casanova farebbe a San Valentino

3 cose che Casanova farebbe a San Valentino per rendere più romantica la Festa degli innamorati il 14 febbraio.

Chi meglio di lui può dar consigli che riguardano la passione e l’amore, potrebbe essere il Tronista d Maria De Filippi ad Uomini e Donne o fare qualche reality show come quello in onda in questi giorni su Canale 5 L’Isola dei Famosi.

3 cose che Casanova farebbe a San Valentino
3 cose che Casanova farebbe a San Valentino

Invece per fortuna ha vissuto nella suggestiva Venezia in altri tempi, chissà i tutorial che ci avrebbe proposto, forse non sono adatti ad un pubblico non adulto ma cercheremo di rendere Casanova una persona elegante anche nel linguaggio e nel modo di esporre i suoi consigli.

Quando si è innamorati, basta un niente per essere ridotti alla disperazione o per toccare il cielo con un dito.

Giacomo Casanova.

Quello che ho citato sopra è uno dei suoi aforismi, Giacomo Casanova ce ne ha lasciati parecchi… vediamo di trovarne degli altri.

Giacomo Girolamo Casanova nasce il 2 aprile 1725 ma cresce con la nonna materna non vedendo mai la madre ed il padre due attori sempre fuori casa.

Si laurea in giurisprudenza a Padova nel 1742. Tenta la carriera ecclesiastica ma, naturalmente, la cosa non segue la sua natura; prova allora quella militare, ma poco dopo si dimette.

Conosce il patrizio Matteo Bragadin, il quale lo mantiene come fosse il proprio figlio.

La sua vita brillante però induce a dei sospetti e così Casanova è costretto a scappare da Venezia.

Si rifugia a Parigi.

Dopo tre anni fa ritorno nella sua città natale, ma viene accusato di aver disprezzato la Santa Religione per un’avventura con due monache. Viene rinchiuso nei Piombi, ma il 31 ottobre 1756 riesce ad evadere.

Questa fuga lo renderà estremamente celebre come donnaiolo.

Dopo la fuga si rifugia a nuovamente Parigi: qui viene arrestato una seconda volta per bancarotta. Rilasciato dopo alcuni giorni, continua i suoi innumerevoli viaggi in Svizzera, Olanda, negli stati tedeschi e a Londra. Successivamente si reca in Prussia, Russia e Spagna.

Nel 1769 ritorna in Italia, ma dovrà aspettare due anni prima di ricevere il permesso di tornare nella sua Venezia dopo un esilio di quasi vent’anni.

Casanova è un uomo di grandissimi appetiti: amava infatti la buona tavola per qualità e quantità, ambizioso e brillante era amante di agi che non sempre si poteva permettere.

Di colorito brunastro, alto un metro e novanta, dall’occhio vivace e dal carattere appassionato e volubile, Casanova possedeva più che la bellezza, una personalità magnetica ed affascinate e doti intellettive ed oratorie superiori. “Doti” che saprà sfruttare al meglio nelle corti europee, dominate da una classe colta ma anche leggera e permissiva.

Scrivo la mia vita per ridere di me e ci riesco. Scrivo tredici ore al giorno, e mi passano come tredici minuti. Qual piacere ricordare i piaceri! Ma qual pena richiamarli a mente. Mi diverto perché non invento nulla. Ciò che affligge è l’obbligo che ho, a questo punto, di mascherare i nomi, dal momento che non posso divulgare gli affari degli altri

Felici quelli che senza nuocere a nessuno sanno procacciarsi il piacere, e insensati gli altri che si immaginano che l’Essere Supremo possa rallegrarsi dei dolori e delle pene e delle astinenze ch’essi gli offrono in sacrificio.

Morirà in un castello sperduto nell’Est Europa a Dux il 4 giugno 1798 citando queste ultime parole:

Gran Dio e testimoni tutti della mia morte: son vissuto filosofo e muoio cristiano.

Pubblicato da Manuel di Fioreria Sarmeola

Fiorista, mi occupo anche del blog e del sito www.fioreriasarmeola.com con la passione oltre che per i fiori anche per l'arte e la musica