La storia di San Valentino

Le origini del Santo.

A Roma, nel 270 D. C il vescovo Valentino di Interamna, (oggi è la città di Terni), amico dei giovani amanti, fu invitato dall’imperatore pazzo Claudio II e questi tentò di persuaderlo ad interrompere questa strana iniziativa e di convertirsi nuovamente al paganesimo.

San Valentino, con dignità, rifiutò di rinunciare alla sua Fede e, imprudentemente, tentò di convertire Claudio II al Cristianesimo.

Il 24 febbraio, 270, San Valentino fu lapidato e poi decapitato.

la storia di San Valentino

La storia inoltre sostiene che mentre Valentino era in prigione in attesa dell’esecuzione, sia “caduto” nell’amore con la figlia cieca del guardiano, Asterius, e che con la sua fede avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla e che, in seguito, le avesse firmato il seguente messaggio d’addio: “dal vostro Valentino,” una frase che visse lungamente anche dopo la morte del suo autore.

 Miracoli del santo

Sono molte le storie entrate a far parte della cultura popolare, su episodi riguardanti la vita di san Valentino.


Una storia narra che Valentino, graziato ed “affidato” ad una nobile famiglia, compie il miracolo di ridare la vista alla figlia cieca del suo “carceriere”, Asterius: Valentino, quando stava per essere decapitato, teneramente legato alla giovane, la salutò con un messaggio d’addio che si chiudeva con le parole: dal tuo Valentino….

59 rose rosse per anniversario matrimonio

Un’altra narra come un giorno il vescovo, passeggiando, vide due giovani che stavano litigando ed andò loro incontro porgendo una rosa e invitandoli a tenerla unita nelle loro mani: i giovani si allontanarono riconciliati.

Un’altra versione di questa storia narra che il santo sia riuscito ad ispirare amore ai due giovani facendo volare intorno a loro numerose coppie di piccioni che si scambiavano dolci effusioni di affetto; da questo episodio si crede possa derivare anche la diffusione dell’espressione piccioncini.


Secondo un altro racconto, Valentino, già vescovo di Terni, unì in matrimonio la giovane cristiana Serapia, gravemente malata, e il centurione romano Sabino; l’unione era ostacolata dai genitori di lei ma, chiamato dal centurione al capezzale della giovane morente, Valentino battezzò dapprima il giovane soldato e quindi lo unì in matrimonio alla sua amata, prima che entrambi cadessero in un sonno profondo.


La festa di San Valentino 
La festa di San Valentino fu istituita un paio di secoli dopo la morte di Valentino, nel 496, quando papa Gelasio I decise di sostituire alla festività pagana della fertilità (i Lupercalia dedicati al dio Luperco) una ispirata al messaggio d’amore diffuso dall’opera di san Valentino.

Tale festa ricorre annualmente il 14 febbraio ed oggi è conosciuta e festeggiata in tutto il mondo.

Molte tradizioni legate al santo sono riscontrabili nei paesi in cui egli è venerato come patrono. La figura di Valentino come santo patrono degli innamorati viene tuttavia messa in discussione da taluni che la riconducono a quella di un altro sacerdote romano, anch’egli decapitato pressappoco negli stessi anni.

Feste in Italia 
La città di Terni invoca san Valentino come principale patrono.

Patrono del paese di Sadali, considerato protettore dei matrimoni, san Valentino, la cui chiesa fu forse edificata da monaci bizantini, viene qui ricordato non a febbraio, ma ad ottobre e la festa sarda dura tre giorni.

A Quero si festeggia il santo benedicendo le arance e lanciandole da un pendio annesso all’Oratorio di San Valentino nell’omonima località.

È patrono di Vico del Gargano, dove viene festeggiato il 14 febbraio con manifestazioni religiose e attività culturali. Caratteristico l’addobbo della statua e delle vie del paese con arance e alloro. Molto partecipata è la processione con la reliquia del santo che si tiene la mattina del 14 febbraio. Di particolare interesse è inoltre la fiera campionaria, con oltre 100 espositori e luna park, alla quale partecipano migliaia di persone che visitano anche nel caratteristico centro storico le bancarelle di prodotti artigianali e gastronomici.

Ma perché fu scelto proprio il vescovo Valentino come Santo patrono degli innamorati? Le leggende sono tante. La principale (a cui credono gli americani) riguarda la cosiddetta rosa della conciliazione. Secondo la leggenda, infatti, San Valentino, udendo litigare due fidanzati vicino al suo giardino, andò loro incontro sorridendo con una rosa in mano. La pace fu fatta! La storia si diffuse e gli abitanti iniziarono ad andare in pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ogni mese. Svelata così anche la tradizione di regalare rose a San Valentino. Un’altra leggenda riguarda il matrimonio tra la giovane cristiana Serapia e il centurione romano Sabino che fu causa del martirio del santo. Lei era malata e il vescovo li unì in matrimonio in punto di morte, prima che entrambi cadessero in un sonno profondo: come in Romeo e Giulietta!

Lo scambio di biglietti il 14 febbraio ha due diverse spiegazioni leggendarie. La prima, la più accreditata, narra che il vescovo compì il miracolo di ridare la vista alla figlia cieca del suo carceriere. A quest’ultima il vescovo scrisse un biglietto che recitava: “Dal tuo Valentino”. L’altra leggenda racconta che il sacerdote possedeva un grande giardino dove i bambini giocavano ogni giorno. La sera Valentino regalava loro un fiore da portare a casa. Un giorno, però, il Santo fu imprigionato. I bambini non sapevano più dove giocare! Due piccioni viaggiatori scapparono dal giardino del Santo e riuscirono a trovare il loro padrone. Si posarono sulle sbarre della sua finestra e presero a tubare. Valentino li riconobbe e legò al collo di uno un sacchetto fatto a cuoricino con dentro un biglietto e, al collo dell’altro, una chiavetta. Quando i due piccioni fecero ritorno furono accolti con grande gioia. Le persone si accorsero di quello che portavano e riconobbero subito la chiavetta: era quella del giardino di Valentino! Cosa c’era scritto nel biglietto? “A tutti i bambini che amo, dal vostro Valentino“.