Esploriamo l’alfabeto dei fiori e scopriamo alcuni fiori che iniziano con la lettera “T” e il loro significato speciale:
1️⃣ Tulipano:
Il tulipano è un fiore conosciuto per la sua eleganza e bellezza. Simbolo di amore perfetto e dichiarazione di amore eterno, il tulipano esprime anche prosperità e abbondanza. Disponibile in una vasta gamma di colori, ogni tonalità di tulipano ha un significato unico, dal rosso appassionato al giallo gioioso.
2️⃣ Tiglio:
Il tiglio è un albero che produce fiori delicati e profumati. Simbolo di amore, fedeltà e forza, il tiglio rappresenta anche la dolcezza e la calma. I suoi fiori bianchi o gialli sono amati dalle api e sono associati alla saggezza e alla connessione con la natura.
3️⃣ Tuberose:
La tuberosa è un fiore dall’intenso profumo floreale. Simbolo di amore passionale e di desiderio intenso, la tuberosa evoca sensualità ed eleganza. I suoi petali bianchi e cerosi sono spesso utilizzati in profumeria per la creazione di fragranze seducenti e raffinate.
4️⃣ Trifoglio:
Il trifoglio è una pianta con foglie a tre foglioline, considerata un portafortuna. Simbolo di fortuna, prosperità e buona sorte, il trifoglio è spesso associato al concetto di “trovare un quadrifoglio” per avere una fortuna eccezionale. È un simbolo di positività e auspicio.
5️⃣ Tulipano Nero:
Il tulipano nero, anche conosciuto come “Queen of Night”, è un tulipano dal colore profondo e intenso. Simbolo di eleganza misteriosa e di fascino seducente, il tulipano nero rappresenta anche la trasformazione e la rinascita. La sua bellezza enigmatica cattura l’attenzione e suscita una sensazione di ammirazione.
L’alfabeto dei fiori ci offre un modo affascinante per scoprire il significato simbolico di ogni fiore. Ogni volta che regaliamo o ammiriamo un fiore, possiamo riflettere sul suo significato unico e apprezzarne la bellezza naturale.
L’alfabeto dei fiori: la lettera T, siamo quasi arrivati alla fine di questa rubrica dedicato a tutto ciò che in natura si può trovare con questa iniziale.
Mi viene subito in mente il tulipano, prima di tutto, poi le tuberosa e poi… continuate a leggere questo post per saperne di più.
Il Tulipano
Il tulipano, fiore che inizia con la lettera T dell’alfabeto italiano, è sempre stato uno dei fiori più amati al mondo per la semplicità della sua forma e per le innumerevoli e coloratissime fioriture.
Simbolo della primavera in giardino, mentre per il fiore reciso si inizia da novembre fino a marzo inoltrato, è tra i primi fiori a sbocciare ogni anno, a volte quando ancora non è scomparsa la neve, dove nevica ancora.
Induce ad un senso di confortevole delizia e di intimità, ma è anche il simbolo dell’amore perfetto (e fiore per l’amante ideale), della fama e della vita eterna.
La storia del tulipano.
Nell’Impero Ottomano, era simbolo di ricchezza e di potere: i sultani organizzavano sontuose feste nelle loro corti reali per festeggiare la prima fioritura dei tulipani, esibiti con grande vanto insieme agli uccelli esotici.
Come succede per tante altre specie di fiori, ogni colore di tulipano è portatore di un proprio significato.
I tulipani bianchi sono un messaggio per chiedere perdono, i gialli sono un sorriso per illuminare la giornata di conoscenti e amici mentre quelli variegati esprimono un complimento sulla bellezza degli occhi di chi li riceve.
L’ampia varietà di colori e di varietà di tulipani esistenti, oltre alla loro disponibilità tutto l’anno (anche se maggiormente in primavera) consente di donarli in una grande quantità di occasioni, pur rispettando il loro linguaggio simbolico.
Le tuberosa
La tuberosa è l’altro fiore che inizia con la lettera T dell’alfabeto, è originaria del Messico, dove fu coltivata in epoca precolombiana dai nativi americani e in seguito dagli Aztechi, i quali usavano chiamarla omixochitl ossia “fiore-osso”, termine probabilmente dovuto ai fiori cerosi e bianchi iridescenti caratteristici della pianta.
Fu merito degli spagnoli da una parte, letteralmente innamorati di questa pianta, e di un missionario francese dall’altra, che l’arbusto fu importato nel vecchio continente dove per molti anni fece parte del bouquet dei famosi giardini lunari, una collezione di fiori dal pallido colore bianco argenteo o pastello, in grado di emanare il proprio effluvio odoroso solo dopo il tramonto.
Questi paradisi erano molto in voga tra le signore d’epoca vittoriana per esaltare ulteriormente il candido pallore del loro incarnato. Oggi, la tuberosa è coltivata diffusamente anche in Marocco, Francia, Sud Africa, isole Comore, Hawaii, India e Cina.
Il nome del fiore – derivante dal greco “πόλις polis = città” e da “ανθος anthos = fiore” – associava il profumo e la bellezza del vegetale ai giardini delle città. L’aggettivo tuberosa è invece riferito all’apparato radicale molto sviluppato, formato appunto da un tubero.
Corteggiatrice della notte.
Fiore del peccato, dalla scia carnale e conturbante, nel Rinascimento alle giovani fanciulle era proibito annusare il suo profumo narcotico per non “cadere in tentazione”.
Analogo divieto era applicato anche in India – dove il suo nome ki rani significa ”corteggiatrice della notte” – in quanto si credeva che il suo profumo potesse far cadere in un oblio di sentimentalismo da cui era impossibile sottrarsi.
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