Il giardino di Valsanzibio

Il giardino di Valsanzibio

Il giardino Barbarigo-Pizzoni Ardemani a Valsanzibio, è uno dei più importanti e raffinati esempi di Giardino all’Italiana: stupefacente universo di fontane, di vasche e di episodi architettonici paesaggistici, accoglie il visitatore nel verde dei Colli Euganei.

L’attuale giardino è opera del veneziano Zuane Francesco Barbarigo, che, ispirato dal figlio, il Cardinale Gregorio (futuro Santo), nella metà del Seicento ampliò il preesistente impianto per farne un monumentale percorso che conduce dalla oscurità alla luce, dall’ignoranza alla rivelazione.

L’itinerario inizia col Portale di Diana, un tempo accesso acquatico del giardino attraverso la valle da pesca di santo Eusebio (da cui ValSanZibio), di cui oggi rimane traccia nello specchio d’acqua ove l’elegante facciata si riflette.

Varcato l’ingresso solenne si costeggia il Bagno di Diana, la Fontana dell’Iride (che, grazie all’incrocio di quattro zampilli, rivela l’arcobaleno) e la Peschiera dei Venti. La Fontana delle Pila immette nel Gran Viale che, con tutte le sue statue, fontane e giochi d’acqua, conduce alla scalinata delle Lonze. Si raggiunge così il piazzale della Villa dove otto figure allegoriche fanno corona alla Fontana dell’Estasi, meta finale del simbolico itinerario. Fiancheggiano ed avvalorano tale percorso il famoso Labirinto di bossi, l’Isola dei Conigli e la Statua del Tempo.

Il Giardino si estende su una superficie di 150.000 metri quadrati, ritmata geometricamente da 60.000 metri quadrati di bosso potato a spalliera. È arredato da 70 statue di marmo bianco, 4 peschiere, 16 fontane. Il famoso labirinto si sviluppa in 1 chilometro e mezzo di percorso per 10.000 metri quadrati di bosso. Il Giardino vanta inoltre 800 piante di 76 essenze diverse fra cui il Libocedro Decurrens ed il Cedro del Libano, oltre ad innumerevoli arbusti di varietà anche rare.

Pubblicato da Manuel di Fioreria Sarmeola

Fiorista, mi occupo anche del blog e del sito www.fioreriasarmeola.com con la passione oltre che per i fiori anche per l'arte e la musica