La pianta di oggi: la Medinilla

La pianta di oggi: la Medinilla

Le Medinilla sono delle incredibili piante, non molto diffuse, ma che meritano tutta la nostra attenzione grazie alle spettacolari infiorescenze che ci donano.

La pianta di oggi: la MedinillaLa pianta di oggi: la Medinilla
La pianta di oggi: la Medinilla

Il genere Medinilla appartiene alla famiglia delle Melastomataceae nella quale ritroviamo diverse piante ornamentali tra le quali la Tibouchina.

Sono piante tropicali, originarie della Filippine, Sumatra, Madagascar e Giava, dei veri e propri capolavori della natura. Tuttavia, non sono piante di facile coltivazione in quanto richiedono pazienza e precise regole di coltivazione per poterle avere fiorite.

Sono caratterizzate da ampie foglie ma soprattutto da infiorescenze formate da numerosissimi fiori pendenti di colore variabile a seconda della specie e della varietà.

 

La Medinilla magnifica è la specie più diffusa e quella che si presta ad essere allevata anche in casa.

E’ una pianta a portamento arbustivo, originaria di Giava e delle Filippine, caratterizzata da fusti legnosi dai quali si sviluppano foglie ovali, coriacee, profondamente solcate da nervature bianche, lunghe anche 30 cm.

A partire dalla primavera e per tutta l’estate produce numerosi fiori riuniti in infiorescenze a racemo terminali  di colore rosa-rosso, un vero spettacolo. Per questo motivo sono anche chiamate “uva rosa”.

Nel loro ambiente naturale raggiungono anche i 2,5 m di altezza mentre se allevate in appartamento non superano il metro.

La pianta si annaffia in modo da mantenere il terriccio costantemente umido durante il periodo  primaverile-estivo e tra un’annaffiatura ed un’altra si aspetta che i primi 1,5 cm di terreno siano asciutti. Durante il resto dell’anno le irrigazioni vanno diminuite il tanto da mantenere il terriccio appena umido.

In considerazione del fatto che sono piante che prediligono terreni leggermente acidi, se l’acqua della condotta è calcarea, è meglio usare acqua piovana o acqua demineralizzata sia per irrigare che per nebulizzare le foglie oppure utilizzare l’acqua della condotta preventivamente bollita con qualche goccia d’aceto.

Sono piante che  amano gli ambienti umidi pertanto abbiate cura di nebulizzare regolarmente la chioma durante la stagione più calda facendo attenzione a non bagnare i fiori che potrebbero macchiarsi. Sarebbe inoltre opportuno mettere il vaso su un sottovaso dove avrete sistemato dell’argilla espansa con un filo d’acqua che evaporando garantirà un ambiente umido facendo attenzione che il fondo del vaso non sia a diretto contatto con l’acqua.

Pubblicato da Manuel di Fioreria Sarmeola

Fiorista, mi occupo anche del blog e del sito www.fioreriasarmeola.com con la passione oltre che per i fiori anche per l'arte e la musica